CHIRON CALEIDOSCOPIO 27.2 RECONNECTION S/S 2027
testo introduttivo di Bibi Ronchi Reconnection: in questo tempo di attesa, in cui la velocità è stata prima interrotta e poi reimpostata, è emersa una nuova necessità: r i c o n n e t t e r s i
superare l’eco di un narcisismo pandemico, che ha acuito solitudini e disgregato empatie, aprirsi a una contro-narrazione capace di ricucire legami, restituire profondità allo sguardo sull’altro e rimettere al centro l’esperienza condivisa. Un fare manuale e relazionale che diventa anche un fare mentale, basato più sull’osservazione e meno sull’imposizione. Vanno individuate dinamiche fondamentali come relazione, ascolto e collaborazione e, al contempo ricercate connessioni autentiche, che privilegino l’empatia all’algoritmo e i sorrisi alle reazioni. Il colore abiterà questi spazi intermedi e non sarà limitato a supportare un mero linguaggio decorativo, ma stimolerà una grammatica capace di instaurare legami, decifrare emozioni e creare zone di comprensione reciproca. Un colore connesso, relazionale, empatico, pluralista, neutro ma non neutrale, che non impone visioni ma accompagna scelte. Non più solo tinta, ma tensione, un colore veicolo di senso, di cura, di attenzione verso l’altro, verso l’essenziale, verso una nuova forma di presenza. In questo contesto la centralità dei neutri riconcilia le basi formali dei classici destabilizzate dal distacco emotivo di toni gessosi; ritesse cromie organiche e naturali con un’impronta digitale fluida e vibrante; rinforza quel sentire profondo e rispettoso, che si svela nella bellezza misurata dell’essenziale e che si manifesta nel contatto con la materia viva; riattiva, con la precisione tagliente dell’ironia, tonalità sciocche e un po’ brille da bordo piscina, dove troppo a lungo, per il troppo sole o il troppo tardi, gli accordi hanno parlato mentre nessuno ascoltava; ritrova assonanze comunitarie nei chiari e una predisposizione all’accoglienza nei toni più energici e profondi, modulando ombre e sfumature che si fondono nella condivisione; riaccende e mette a nudo desideri di libertà, espressi con un erotismo sottile e spregiudicato. Perché riconnettersi oggi non è tornare indietro, ma imparare a sentire di nuovo. Vedere nel colore non l’apparenza, ma l’occasione per essere presenti, per essere plurali, per esserci.
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