primavera-estate

testo introduttivo di Bibi Ronchi Antídoto: vizi, vezzi e virtù.Può sembrare controintuitivo ma andare a rintracciare le virtù nascoste nei tanti vizi che abitano la nostra quotidianità può aiutarci a individuare l’antidoto adatto per affrontarli e capire come promuovere un cambiamento costruttivo. In questo contesto, l’acqua diventa la culla accogliente nella quale oziare, un prisma attraverso il quale guardare nello specchio della realtà e uno spazio di riposo per recuperare le piccole sfumature del vivere con lo stupore e la meraviglia di un bambino; la creatività si pone come risposta alla politica dello spreco, con l’utile adozione di un’avarizia che incoraggia il riconoscimento e l’apprezzamento di ciò che già abbiamo e che investe sul potere del recupero e dell’efficienza; l’autenticità libera la lussuria dai classici stereotipi che da sempre l’accompagnano con un invito esplicito a eliminare il superfluo per andare oltre l’aspetto superficiale del lusso; una fiera autostima è l’elemento fondamentale per ispirare, incoraggiare e guidare un minimalismo erudito, dove le esperienze collaudate si mescolano armoniosamente con nuove forme di aggregazione; rabbia e indignazione si evolvono in correnti artistiche inarrestabili, audaci e provocatorie che sfidano le convenzioni con una forza motrice capace di rompere le barriere e promuovere la ricerca della bellezza. Concludo con quella che mi piace definire un’invidia sana, nata dal desiderio di essere altrove dove tutto è genuino, promuove un’eccellenza sinergica che si manifesta attraverso la fusione armoniosa tra le radici profonde di tradizioni remote e le più avanzate tecnologie del nostro tempo con competenza, autenticità e innovazione.