FOTOGRAFIA, NATURA, ARTE, FOOD

Cees Roelofs (nato nel 1945) è ai vertici della fotografia internazionale ed è noto per il suo lavoro pionieristico nella fotografia digitale. La sua sensibilità per l'estetica unita alla sua forma e al brio è unica. Premiato con il Kodak European Gold Award nel 1996, Roelofs ha continuato a produrre splendide fotografie per libri di artisti del calibro di Walda Pairon, Jan des Bouvrie e Marcel Wolterinck. "THINGS - PLACE - PEOPLE" raccoglie alcune delle migliori opere che Roelofs ha realizzato negli ultimi 40 anni: viaggi, floristica, interni, architettura, persone e ritratti, natura, automobili.

ALL IN NOTHING | NOTHING IN ALL è il quarto libro di ispirazione di Birgitta de Vos. I suoi libri sono viaggi di poesia visiva. Quest'ultimo libro è un santuario. È un ritiro silenzioso. Aprire lo spazio per lo spazio stesso nella mente e nella materia.ALL IN NOTHING | NOTHING IN ALL è un vagare nella meraviglia. Un pellegrinaggio "di carta" verso il fare di meno e l'essere di più. Non devi fare niente per essere tutto. Ovunque ora è qui e tutto non è più niente.

Killed in a flying accident in February 1944, Flying Officer William Marsh left behind a personal insight into the life of a desert flyer. Desert Flyer follows Bill Marsh from his early days as a schoolboy, through his RAF training in England and Canada, joins him in his first operational squadron and ultimately his life in North Africa. Originally posted to No. 605 Squadron, Bill Marsh was to have served in the unit in the Far East. However, fate dictated that he was destined for the desert war. He joined No. 274 Squadron and flew Hurricane fighter/bombers against Rommels forces in the North African desert. Graphic descriptions of Marshs eyewitness accounts of the sinking of the Royal Navys aircraft Ark Royal, the aerial dogfights with the Luftwaffe and Regia Aeronautica, as well as details of his day-to-day life are all recorded within these pages. Over 230 previously unpublished photographs, taken by Bill Marsh, support the text. Utilizing private journals, personal letters, photographs, and flying log books, together with details from squadron operational record books, the author has brought to life the words and photographs recorded by William Marsh, the Desert Flyer.

Since 1924, date of the Ballets Russes and Coco Chanel's stage encounter for the creation of the Blue Train, fashion has not ceased to be interested in the world of dance. Yves Saint Laurent and Roland Petit, Gianni Versace and Maurice Béjart, Christian Lacroix and the Paris Opera, Jean-Paul Gaultier and Régine Chopinot ... At each meeting his style. This book traces a century of complicity between the greatest couturiers and choreographers on the international scene. Fashion sketches, photos of sewing workshops and shows unveil the underside of these two footsteps where the search for shapes and colors matches that of movement.

San Francisco based artist Jeremy Fish uses a recurring cast of characters to tell tall tales through his finely rendered paintings and illustrations. A bunny, the sea captain, the fish creatures, the winged skull and others recur in various combinations of fins, hands, wings and peg legs like a zoological fantasia with a surreal narrative. Fish has worked with Nike, creating a design for the Air Classic sneaker, designed countless skateboard decks and vinyl toys and most notably, collaborated with hip hop artist Aesop Rock for whom he designed the cover art and packaging for his album None Shall Pass as well as the 2006 release The Next Best Thing, an interactive childrens book with a limited edition vinyl 7. Once Upon a Time delivers Jeremys newest painting and sculptures and offers another glimpse into the cute and creepy world populated from the fertile mind of this internationally recognized artist.

Quando David Gillison arrivò per la prima volta in Nuova Guinea nel 1973, le cerimonie di nascita, morte, iniziazione e matrimonio venivano ancora condotte dalla tribù Gimi come lo erano state per migliaia di anni. Oggi, molte delle tradizioni indigene dei Gimi, come quelle raffigurate nel libro, stanno scomparendo per sempre.Le brillanti fotografie e il testo intimo di Gillison catturano gli straordinari drammi messi in scena durante quello che probabilmente è stato l'ultimo Hau in assoluto, un festival della fertilità di due settimane. Che vanno dai miti della creazione a scenari di affari, gelosie di clan e conflitti familiari, questi playlet, alla fine proibiti dagli occidentali, non vengono più rappresentati. Gillison li conserva commoventemente qui per la storia. L'unica documentazione fotografica che abbiamo dei Gimi e dei loro rituali teatrali unici, il libro descrive anche il grande sforzo per salvare la spettacolare foresta pluviale dimora dei Gimi, che rappresenta un modello mondiale per la conservazione indigena.

Negli ultimi anni, l'industria della bellezza ha spostato l'attenzione verso l'individuo in un modo che non aveva mai fatto prima. Mentre le persone, e le donne in particolare, sono state storicamente attratte in questo settore per raggiungere ideali piuttosto rigidi fissati dalla società, i rapporti attuali che i marchi e i consumatori stanno instaurando abbracciano l'individualità e celebrano l'identità. Dall'uso del trucco come mezzo per sfidare il genere, al legame tra l'acconciatura e la costruzione della comunità, o i rituali della cura della pelle come forma di cura di sé, stiamo riscoprendo la bellezza come un modo per definire chi siamo e cosa apprezziamo. Modern Beauty esplora questo passaggio da prospettive storiche, scientifiche e giornalistiche, in un titolo che piacerà non solo agli addetti ai lavori, ma anche a tutti quei lettori interessati a sentirsi bene nella propria pelle e a farlo sapere al mondo. Cosa aspettarsi: – Uno sguardo contemporaneo all'universo della bellezza, raccontato dalla scrittrice di benessere e bellezza del New York Times Kari Molvar. – Un'intuizione rilevante per chi è legato all'industria della bellezza, che è in un momento di trasformazione, poiché concetti come benessere, femminismo e inclusività diventano altrettanto importanti. – Un'esplorazione che va oltre il superficiale e presenta la bellezza da prospettive storiche, scientifiche e giornalistiche.  Kari Molvar è una giornalista americana di bellezza e lifestyle che contribuisce regolarmente a The New York Times, Vogue e The Wall Street Journal.

L'Asia centrale è una vibrante miscela di civiltà e lingue; uniti dall'Islam, diversificati da storie, culture e lingue diverse. L'Iran, la Turchia e l'Afghanistan e i loro vicini sono famosi per la loro letteratura e le loro arti e mestieri dai mille colori, ma pochi si rendono conto di quanto siano vive, vicine alla superficie, le loro tradizioni potenti e durature. "L'Oriente in uno specchio" contrappone le fotografie a colori di Roland e Sabrina Michaud con riproduzioni di miniature dell'Asia centrale dal XIV al XIX secolo. Le due forme d'arte si rafforzano a vicenda, fornendo una visione sfaccettata delle glorie della regione - da scorci di studenti e solenni mullah a cavalieri afghani, in una pletora di bellezza e colore esotici. Questo libro è stato acclamato per la prima volta nel 1980, ma era fuori stampa da tempo. Ora è ripubblicato in una forma rivista ed espansa, con il doppio delle immagini.

International interest in the sophisticated and aesthetic visualization of complex information made Data Flow a bestseller. Today, more and more graphic designers, advertising agencies, motion designers, and artists work in this area. New techniques and forms of expression are being developed. Consequently, the demand for information on this topic has grown enormously. Data Flow 2 expands the definition of contemporary information graphics. The book features new possibilities for diagrams, maps, and charts. It investigates the visual and intuitive presentation of processes, data, and information. Concrete examples of research and art projects as well as commercial work illuminate how techniques such as simplification, abstraction, metaphor, and dramatization function. The book also includes interviews with experts such as The New York Times s Steve Duenes, Infosthetics's Andrew Vande Moere, Visualcomplexity's Manuel Lima, ART+COM's Joachim Sauter, and passionate cartographer Menno-Jan Kraak as well as text features by Johannes Schardt about the challenges in creating effective information graphics and about the relationship between complexity, clarity, content, and innovation. Offering practical advice, background information, case studies, and inspiration, Data Flow 2 is a valuable reference for anyone working with or interested in information graphics.

In a follow-up to one of David Stoecklein's most popular coffee-table books, he features the working cowgirls of the West in all their glory. Stoecklein's photographs capture the beauty of these women as well as their grit, whether they are roping, riding, or just relaxing. These cowgirls all have a true zest for life and it shows in these portraits. They work hard and they also know how to have a good time. Stoecklein has provided his readers with another glimpse into the rich lives of cowgirls across the West.

Brazil è un documento fotografico su un paese straordinario per ambienti naturali e sociali. Ralph Gibson nato a Los Angeles nel 1939 vive a New York, ha insegnato fotografia, i suoi lavori sono stati esposti nelle gallerie più famose in giro per il mondo Tokio, Oxford, Valencia, Parigi, Buenos Aires, Bologna.

For enthusiasts, rockabilly isn’t just a kind of music; it’s a way of life. A raw fusion of rhythm and blues with country and western, rockabilly heralded the start of teenage rebellion in America in the early 1950s. The stripped-down sound witnessed a revival in the 1970s that has continued until today, with modern rockabillies embracing not only the music, but also the clothes, cars and lifestyle of the 1950s youth counterculture. Rockin’ is photographer Andrew Shaylor’s unique portrayal of the contemporary rockabilly scene. Granted exclusive access at events on both sides of the Atlantic, Shaylor captures the raw energy of the music and the commitment of the rockabilly community to authenticity. Featuring the history of the subculture by rockabilly legend Jerry Chatabox, this striking book evokes the passion and intensity of a scene that is as exciting today as it was more than 50 years ago.

Bambini Gentoo, bambini pigmei, bambini Kabyle, bambini kayapos, bambini Sioux, bambini indù, bambini eschimesi, bambini pechinese, bambini Baloch..come vivono i piccoli dall'altra parte del mondo? Perché le madri tuareg mettono la cacca di cammello nel primo bagno del loro neonato? Quali virtù terapeutiche e magiche sono attribuite alle fumigazioni subite dai bambini aborigeni? Perché, in alcune tribù della Nuova Guinea, i padri sputano per terra quando vedono il loro bambino inavvertitamente? Queste alcune delle tante domande a cui ha risposto questo libro con abbondante documentazione e iconografia.

Archive è il primo libro di Sofia Coppola, che copre l'intera sua singolare e influente carriera cinematografica. Costruito a partire dalla collezione personale di fotografie ed effimeri di Coppola, inclusi i primi lavori di sviluppo, collage di riferimento, influenze, sceneggiature annotate e documentazione invisibile dietro le quinte, offre un resoconto dettagliato di tutti gli otto film fino ad oggi. Tracciando un percorso da The Virgin Suicides (1999), passando per Lost in Translation (2003) e Marie Antoinette (2006), fino a The Beguiled (2017) e al suo prossimo lungometraggio Priscilla (autunno 2023), esplorando i primi anni di Priscilla Presley a Graceland, questo libro riflette su una delle opere cinematografiche più distintive e inconfondibili del ventunesimo secolo. Un libro d'arte curato e annotato personalmente da Coppola, Archive offre un incontro intimo con i suoi metodi, riferimenti e collaboratori e una visione senza precedenti dei suoi processi lavorativi. Ad accompagnare le immagini e i testi altamente personali dell'archivio di Coppola c'è un'intervista estesa con il famoso giornalista cinematografico Lynn Hirschberg che discute della straordinaria opera che riflettono. Progettato da Joseph Logan e Anamaria Morris.