OPTICAL TEXTURES VOL. 1 ARKIVIA BOOKS

SE VUOI ACQUISTARE l'E-BOOK A CONCLUSIONE DELL'ORDINE, NELLA SEZIONE "NOTE" SPECIFICA L'INDIRIZZO E-MAIL PER ACCEDERE AL SERVIZIO. L'arte ottica è una forma d'arte astratta orientata alla matematica, che utilizza la ripetizione di forme semplici per creare effetti vibranti, un senso esagerato di profondità e altri effetti visivi. Quando lo spettatore guarda, SI ha l'impressione di movimento, di bagliori e vibrazioni, o in alternativa di rigonfiamenti e deformazioni. Il termine è apparso per la prima volta in stampa su Time Magazine nell'ottobre 1964, sebbene lavori che ora potrebbero essere descritti come "op art" fossero stati prodotti già diversi anni prima. È stato suggerito che le opere di Victor Vasarely degli anni '30 come Zebra (1938), che è composta interamente da strisce diagonali bianche e nere curve in modo da dare un'impressione tridimensionale di una zebra seduta, debbano essere considerate le prime opere di optical art. Nel 1965 si tenne a New York City una mostra chiamata 'The Responsive Eye', composta interamente da opere di op art. Successivamente l'op art divenne estremamente popolare e le immagini dell'op art furono utilizzate in numerosi contesti commerciali. Dopo Vasarely, Bridget Riley è forse la più nota delle op artiste; prendendo spunto dalla guida di Vasarely, ha realizzato una serie di dipinti costituiti solo da linee bianche e nere. Infine un altro artista che ha sviluppato questi temi negli anni Settanta è Jean Larcher, un grafico francese, che pubblica molti libri per un vasto pubblico (soprattutto studenti e artisti): questo libro si ispira principalmente ai loro lavori nella speranza che possa essere utile ai creativi.