GRUNGE TEXTURES VOL. 1 ARKIVIA BOOKS

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Verso la fine degli anni Ottanta fu coniata una nuova parola per identificare un genere musicale che utilizzava suoni di chitarra distorti, Si trattava del "grunge": termine atto ad indicare un qualcosa di disordinato, casual o di rovinato. Allo stesso tempo la parola "grunge" veniva usata nella moda per identificare uno stile disordinato: come una collezione di capi di abbigliamento usati, sgualciti e volutamente disordinati. Si potrebbe dire che "disordine" è la principale parola identificativa di questo look . Questo è facile da capire, guardando i vari font sviluppati negli ultimi 20 anni. Caratteri rotti, rovinati, tagliati, sovraesposti e con forte disturbo di fondo. Altri termini identificativi sono "casualità", "fatto a mano" e "fatto dalla natura". Nel mondo delle texture questa tipologia è sempre esistita perché è la più vicina alla realtà: vedi gli intrecci di qualsiasi materiale, i micro-intrecci su rocce o sassi, asfalto o la corteccia di un albero come anche nel mondo animale, dalla pelle umana alle strisce casual di molti animali. L'effetto "grunge" è ovunque e quando applicato dà una sensazione di realismo e casualità. Per sembrare reale deve contenere imperfezioni che non si ripetano con lo stesso ritmo. In questo libro sono state utilizzate trame non troppo realistiche, per non sembrare banali. Si è cercato di interpretare varie tipologie: dal pois al quadrettato, creando con questo look "disordine" e irregolarità. Alcune trame sono state inventate per migliorare altre decorazioni creando uno sfondo più sfocato o per aggiungere una dispersione irregolare. Gli usi sono tanti, in decorazione o per dare un tocco diverso all'immagine, creando movimento e volume dove necessario; per questo motivo GRUNGE TEXTURES 1 è sia un libro creativo ma anche un libro di tendenza.