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The spirit of IndipendenceUn nuovo sguardo, un nuovo orizzonte... Puss Puss magazine si propone come lente di lettura della contemporaneità, in continuo movimento sì, ma con il desiderio di un'osservazione preziosa e minuziosa anche nelle pause e della bellezza del fermoimmagine.SCEGLI LA COVER CHE PIU' TI PIACE, FAREMO IL POSSIBILE PER ACCONTENTARTI!Al momento dell'ordine indica il numero della copertina che preferisci nello spazio dedicato alle note.

Nata a Milano nel 2006, Mousse ripercorre le correnti della cultura contemporanea attraverso articoli di approfondimento, interviste e conversazioni tra le voci più vive della critica internazionale, insieme a talenti emergenti e figure chiave del dibattito culturale, tra cui (solo per citarne alcuni) : Rahel Aima, Cecilia Alemani, Bruce Altshuler, Defne Ayas, Ute Meta Bauer, Daniel Baumann, Kirsty Bell, Dodie Bellamy, Andrew Berardini, Richard Birkett, Adam Carr, Carolyn Christov-Bakargiev, Stuart Comer, Lauren Cornell, Aria Dean, Travis Diehl , Peter Eleey, Elena Filipovic, Fredi Fischli e Niels Olsen, Hendrik Folkerts, Anselm Franke, Liam Gillick, Massimiliano Gioni, Jarrett Gregory, Boris Groys, Tim Griffin, Candice Hopkins, Estelle Hoy, Anthony Huberman, Stefan Kalmár, Ruba Katrib, Omar Kholeif, Michelle Kuo, Thomas Lax, Elisabeth Lebovici, Juan A. Gaitán, Alvin Li, Andrea Lissoni, Roxana Marcoci, Chus Martínez, Sohrab Mohebbi, Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, Kathy Noble, Hans Ulrich Obrist, Robin Peckham, Adriano Pedrosa, Philippe Pirotte, Filipa Ramos, João Ribas, Dieter Roelstraete, Nicolaus Schafhausen, Moritz Scheper, Chris Sharp, Mitch Speed, Hito Steyerl, Adam Szymczyk, Sabrina Tarasoff, Michael Taussig, Nato Thompson, Ben Vickers, Emily Watlington, Elvia Wilk, Kaelen Wil figlio-Goldie, Catherine Wood . . .Pubblicato trimestralmente, Mousse ha una tiratura media di 35.000 copie e un'ampia distribuzione in Europa, Stati Uniti, Australia e Asia. Con i suoi contenuti affidabili e di alto profilo, da più di un decennio Mousse è un punto di riferimento fondamentale per galleristi, artisti, critici e curatori, oltre che per collezionisti e appassionati che vedono l'arte come una delle espressioni più sofisticate della cultura .

WEAR FASHION WORKBOOK edizione italiana. La rivista che per eccellenza crea un'armoniosa simbiosi tra arte, moda e design. Inevitabile la rottura dei soliti canoni di percezione. Solo per un target elevato e young couture. Rivelate le collezioni più interessanti, i negozi e le novità del mercato mondiale nel campo della moda, scarpe e accessori per il segmento high-end. La pubblicazione viene completata dalle tendenze e dalle presentazioni fieristiche delle principali città del mondo, da notizie, ricerche, contatti, interviste ed arricchita di preziosi consigli. La moda incontra il tempo libero. Una simbiosi tra arte e moda. Informazioni visive invece di testi prolissi. 

DUEL Magazine è una rivista indipendente autopubblicata dallo studio Studio. DUEL è dedicato alla fotografia, alla moda, alla cultura, all'arte contemporanea e al graphic design. Ogni copia è unica grazie al processo di serigrafia casuale utilizzato per creare la copertina.Dall'editore: Duel Magazine è tornato con una nuova direzione editoriale ma con lo stesso spirito. Duel N°5 vi offre 264 pagine che celebrano l'armonia dei contrasti, con audaci editoriali di moda, accattivanti interviste d'arte e mettendo in luce talenti emergenti e affermati da tutto il mondo. Attraverso le voci di artisti celebrati, dal rap all'arte contemporanea e alla moda all'avanguardia, questo numero vi porta in un viaggio attraverso le intersezioni di culture, città e dualità che modellano la nostra vita quotidiana.SCEGLI LA COVER CHE PIU' TI PIACE, FAREMO IL POSSIBILE PER ACCONTENTARTI!Al momento dell'ordine indica il numero della copertina che preferisci nello spazio dedicato alle note.

System Magazine lancia la nuova pubblicazione annuale che sviscera in vari modi il tema della bellezza iunendo le menti creative più stimolanti del settore, offrendo loro un forum per esprimere le loro prospettive distintive e, nel processo, forse rivelare nuovi modi di vedere.

Openhouse  è una rivista semestrale che tratta di arte, design, architettura e cultura. Un manuale per creativi che condividono la loro filosofia di vita con la stessa di Openhouse, basata sulla conservazione di valori come la tradizione, la natura, l'arte e l'identità.Adatta a designer, direttori creativi, architetti e fotografi, imprenditori, responsabili marketing, giornalisti ed editori.Come studio, Openhouse collabora con i maggiori brand per produrre prodotti dal design esclusivo, oltre a curarne l'immagine per il marketing.

HEROINE è una rivista femminile dedicata all’universo della moda di lusso. Uno sguardo sofisticato che attraversa non solo le passerelle, ma anche il cinema, la musica, l’arte e i temi di attualità, raccontando la cultura contemporanea attraverso una prospettiva audace e al femminile.

CR, come le iniziali di Carine Roitfeld, ex direttrice di  Vogue Francia, ideatrice del nuovo CR Fashion Book: ci trasporta e ci immerge nelle ultime tendenze della moda, con consigli di bellezza, notizie sulle celebrità e molto altro! Una celebrazione della moda e della creatività, irriverente nello spirito e senza tempo nello stile. Un luogo per scoprire persone intriganti e immagini stimolanti, costruite attorno al tema specifico di ogni numero. Un format innovativo che unisce l'aspetto collezionabile di un libro con l'entusiasmo di una rivista di moda accuratamente curata. Nel nr. 26 di CR il nuovo romanzo di Steven Klein scritto da Madonna e presentato da Carine Roitfeld.

Il libro presenta 151 oggetti, tra cui arazzi di El Anatsui, Peter Collingwood e Hiva Alizadeh, dipinti di Chris Ofili, Francis Picabia e Jacques-Émile Blanche, sedie di Philippe Malouin, Shigeru Uchida e Hannah Levy, tavoli di Faye Toogood, Hervé Van der Straeten, Joseph Walsh e Rick Owens, le posate di Salvador Dalí e una toilette in oro 18k di Maurizio Cattelan, solo per citarne alcuni. Una didascalia accademica nello stile di un catalogo d'asta da collezione illumina ogni oggetto. L'artwork di copertina, che è la casa stessa una villa Art Déco adornata da un tempio blu celeste affiancato da due eleganti figure di Pierrot, è di Pablo Bronstein.

Dall'editore: AKT V si unisce a un gruppo di creativi che ballano al ritmo della propria musica. Mentre documenta i loro viaggi individuali, questo quinto numero della rivista raccoglie lo slancio di uno spirito umano intuitivo e collettivo. Seguiamo i percorsi di pionieri come il compositore Joep Beving, la stilista Anna Heylen e lo chef Willem Hiele, che hanno coraggiosamente plasmato le proprie nicchie nel panorama culturale. E incontriamo nuove generazioni di talenti; Margot Verstuyft, Emiel Vercruysse e Thomas Haarmann, i cui risultati spaziano dalla moda agli interni, ma che condividono la capacità di guardare dentro, nelle profondità delle loro distinte personalità, per trovare la propria strada. Fidarsi del nostro intuito non è sempre facile. A volte può opporsi a un percorso che sembra più razionale. Eppure, in ultima analisi, l'intuito rivela la nostra direzione più autentica. Come riflette l'editor Jessy Van Durme: "Fidati del processo, se è tuo da seguire". Ogni atto creativo porta con sé questa tensione, un tira e molla tra cuore e mente che può manifestarsi anche fisicamente: nei materiali che i designer Benoît Viaene e Delphine Cordie sottolineano e affinano, nella fatica psicologica e nelle rivelazioni filosofiche dell'artista Leonardo Anker Vandal o nelle composizioni ritmiche delle sculture di Bram Vanderbeke. Sebbene individuali, questi viaggi hanno un potere collettivo nel modo in cui risuonano e rispondono alla nostra società odierna. L'umanità, di fronte al nostro mondo sempre più complesso e disumano, è la forza trainante degli spazi calmanti e protettivi dell'architetto Nicolas Schuybroek. L'umanità è ciò che alimenta la curiosità delle sculture e delle installazioni dell'artista Mark Manders, e ciò con cui Babs Decruyenaere cerca di riconnettersi profondamente attraverso la sua land art transitoria, esplorata all'interno di un inserto appositamente commissionato. Le ultime pagine svelano una colonna sonora intima, realizzata tramite crowdsourcing dai nostri collaboratori, quindi unitevi a noi sulla pista da ballo: forse i loro ritmi sono i vostri ritmi, o forse questo numero vi ispirerà a scoprire i vostri.

la rivista giapponese Prodism, guarda alla moda attraverso una lente: i redattori selezionano ogni articolo con l’accuratezza di un acquirente esperto, presentando i prodotti in modo approfondito. L’analisi dei prodotti, spazia dai grandi classici a quelli più recenti, senza tralasciare le novità stagionali. Ogni capo (come pantaloni, t-shirt, camicie, giacche, calzature, maglie e molto altro) viene esplorato per le sue caratteristiche uniche. Non troverete foto di modelli né volti delle persone intervistate: l’unico protagonista è il prodotto.

E' stata la prima rivista che ha portato in evidenza il desiderio di una comunità creativa, ed è divenuta così l'essenza per le strategie di comunicazione visiva.Ogni numero fornisce l'opinione, l'analisi e i consigli più acuti sulla vita nelle industrie creative.

Mission Uk magazine si autodefinisce "il primo filantropico fashion media brand". E' proprio una boccata di ossigeno nel settore della Moda! La sua missione è quella di coinvolgere i lettori, i collaboratori e le aziende nell'azione sociale attraverso il circuito moda..Troverai interviste ad attivisti del clima, a creativi attenti all'ambiente e alla sostenubilità

E' una rivista semestrale con sede a Parigi e distribuita all'estero.Dal 2016, aleï journal è una rivista pubblicata in modo indipendente, commissionata e diretta dai suoi creatori, Stas Kalashnikov, Melodie Zagury e Daphne Mookherjee.Riesce a unire la parte fotografica all’ arte e alla saggistica. Ha l'intento di mettere in luce, con una visione creativa e artistica, gli aspetti singolari del mondo attuale.aleï journal è una raccolta di interviste di artisti, di scritti gratuiti che spaziano dalla poesia alla narrativa e di numerose serie di immagini inviate da fotografi internazionali. Ogni collaborazione è pienamene libera, e la rivista intende funzionare come un catalogo, un oggetto permanente e specifico.aleï journal esplora temi come l'intimità, l'individualità e la relazione con il corpo. L'assenza di filtri e ritocchi, così come una totale libertà di creazione, offrono ai collaboratori della rivista un'autentica zona di espressione e sensibilità.SCEGLI LA COVER CHE PIU' TI PIACE, FAREMO IL POSSIBILE PER ACCONTENTARTI!Al momento dell'ordine indica il numero della copertina che preferisci nello spazio dedicato alle note.